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Rosati e climate change: le sfide in vigneto e in cantina per preservare aromi e tipicità
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La costante crescita registrata nella produzione di vini rosati a livello mondiale e il ritorno ad un aumento della produzione italiana a partire dal 2018 confermano l’importanza di questa tipologia di vino. La produzione di rosato deve necessariamente passare per una viticoltura dedicata per poi arrivare ad una vinificazione che consenta di valorizzare ed esaltare la componente aromatica.
Le soluzioni per il vigneto:
Tra i principali obbiettivi tecnici della viticoltura per rosati vi è quello di arrivare a maturazione con uve dal contenuto zuccherino non troppo elevato, dalla buona acidità e, al contempo, con un buon accumulo di composti aromatici e prive di sensazioni verdi e vegetali. Il raggiungimento di questo equilibrio compositivo è ulteriormente complicato dagli effetti del cambiamento climatico in atto che, con estati sempre più calde e secche, mette in difficoltà la produzione anche nelle zone più vocate.
Con l’obbiettivo di migliorare il profilo aromatico delle uve Lallemand propone l’applicazione fogliare all’invaiatura di LalVigne™ Aroma, uno specifico lievito inattivato, che induce un maggior accumulo di precursori aromatici. La sua efficacia è stata ampiamente validata sulle varietà a bacca bianca. Recentemente sono state condotte numerose sperimentazioni in Francia, Italia e Spagna nelle quali sono stati confermati gli effetti positivi del trattamento su uve rosse destinate alla produzione di vini rosati.
Per approfondire leggi l’articolo pubblicato su VVQ .
Guarda la presentazione dedicata alle soluzioni agronomiche Lallemand per i rosati realizzata durante il webinar “I ROSATI NELL’ERA DEL CLIMATE CHANGE: LE SFIDE IN VIGNETO PER PRESERVARE AROMI E TIPICITÀ”
Le soluzioni per la cantina
Per valorizzare il potenziale aromatico varietale a seconda dello stile organolettico che si vuole ottenere Lallemand in collaborazione con ICV ha sviluppato lieviti, nutrienti organici e lieviti inattivati a tenore garantito di glutatione per diverse esigenze tecniche ed obbiettivi enologici.
L’utilizzo del nuovo lievito selezionato LALVIN ICV SunRose permette di ottenere vini rosati importanti caratterizzati da note di ciliegia, fragola, mirtillo e lampone con un palato morbido e piacevole.
Per ottimizzare ulteriormente l’espressione fruttata si consiglia l’utilizzo in sinergia con:
- Booster Blanc: lievito inattivato a tenore garantito di glutatione per proteggere al meglio la componente aromatica
- O’Berry: nutriente organico ICV che, utilizzato ad 1/3 del consumo di zuccheri, grazie alla sua specifica composizione apporta gli amminoacidi necessari nel momento in cui il lievito intensifica la produzione di esteri aromatici (acetati degli alcoli superiori ed esteri etilici degli acidi grassi), consentendo un incremento delle note fruttate.
Per un profilo organolettico tiolico tropicale si consiglia invece l’utilizzo di
- Punchy: lievito inattivato a tenore garantito di glutatione in grado di proteggere i tioli rilasciati dal lievito durante le prime fasi della vinificazione
- ICV O’Tropic: nutriente organico specifico che utilizzato all’inizio della fermentazione alcolica consente una più elevata conversione dei precursori tiolici
Guarda la presentazione di Daniel Granes (direttore scientifico ICV) dedicata ai rosati realizzata durante il webinar “SFIDE IN CANTINA PER PRESERVARE AROMI E TIPICITÀ DEI VINI ROSATI”:
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Pubblicato Jul 12, 2021